lunedì 21 settembre 2009

Le PAGELLE di Porfiri Matteo

Coppa Marche: Orsini Calcio - Virtus Monticelli

PORFIRI, VOTO 6: Dopo una gran parata in avvio, sbaglia l’uscita che propizia il vantaggio avversario ma nell’occasione non è assistito dagli addormentati compagni di reparto. Nella ripresa, però, si esalta con almeno un paio di interventi che tengono i suoi in gara fino a 5 minuti dalla fine, quando incassa incolpevolmente gli ultimi due gol che chiudono il match.

MAROZZI, VOTO 5: Il suo motto è “Spazzi chi può” e lui rientra nella vasta gamma di difensori che possiedono tale capacità. Non rischia mai di avanzare palla al piede e ogni volta che un pallone gli gira attorno lo manda in tribuna. Poco concentrato, in alcune circostanze si cimenta in interventi piuttosto maldestri, anche se non combina grandi guai.

FIORAVANTI, VOTO 5: Guardando la partita dall’esterno, sembra che la Virtus giochi senza capitano, non urla mai per richiamare i suoi ed è ingenuo in occasione del fallo da rigore all’ultimo minuto, con l’avversario che non era affatto lanciato a rete. Da lui Silvestri e i tifosi biancocelesti si aspettano di più.

BRUSCHETTI, VOTO 5.5: Meno cattivo di altre volte, Spazza quando c’è da spazzare e non rinuncia ad intraprendere qualche sortita offensiva. Però, il difensore biancoceleste appare in calo rispetto alla gara contro lo Sporting.

BONFINI, VOTO 6.5: Buon biglietto da visita per il neoacquisto ascolano, che all’esordio offre una prova davvero convincente, candidandosi a pieno regime come punto cardine della retroguardia monticelliana. Condottiero dal primo all’ultimo minuto, lotta su ogni pallone che si aggiri nei suoi paraggi.

COCCIA, VOTO 5.5: Non è il centrocampista che ha giocato nella prima gara di Coppa. Impacciato nell’organizzazione della manovra, non prova quasi mai ad innescare Testa. Cerca di battere il portiere degli Orsini con alcune conclusioni da fuori che si rivelano sempre senza pretese.

TEODORI, VOTO 7: Ancora una volta è lui il faro del centrocampo biancoceleste. Contro gli Orsini, una prestazione d’orgoglio arricchita con un gran gol dalla distanza che ha beffato il portiere avversario, riequilibrando momentaneamente le sorti del match. E’ l’uomo che Silvestri cercava da sempre ed ora che l’ha trovato, il mister della Virtus non potrà mai farne a meno. Come dire, “toglietemi tutto ma non il mio Nello”.

BIANCHINI, VOTO 5.5: Il commento sulla sua prestazione non cambia di una virgola rispetto a quello del suo partner di reparto Coccia. Lotta dall’inizio alla fine ma è poco propositivo quando gli si chiede di fare la differenza.

ARCANGELI, VOTO 5.5: Lo si vede soprattutto nel primo tempo, quando per un paio di volte si invola sulla fascia sinistra saltando il suo diretto marcatore. Nella ripresa, però, scompare e Silvestri lo sostituisce. Si avvicina alla sufficienza perché si impegna al massimo ma è palese che le sue condizioni fisiche non sono delle migliori.

BORETTI, VOTO 6: Fa il possibile per rendersi pericoloso ma se i palloni giocabili che gli arrivano dalle retrovie si contano sulle dita di una mano non è di certo colpa sua. Nel primo tempo, da esterno di centrocampo, non rende al meglio ma nella ripresa, spostato più avanti, sfiora il gol in almeno due circostanze. Clamoroso, però, il suo errore quando da due passi calcia addosso al portiere avversario.

TESTA, VOTO 6: Guadagna la sufficienza solo per l’impegno che mette in campo dall’inizio alla fine, anche perché ha pochi palloni giocabili e le occasioni da gol che gli si presentano sono pochissime. Anche in questo caso la colpa non è affatto la sua e fino alla fine dà l’impressione di crederci. Peccato che non abbia segnato.

PIZI, VOTO 6: Entra nella ripresa al posto di Bruschetti e, pur partecipando alla disfatta dei suoi, compie i suoi lavori di ordinaria amministrazione senza eccessive difficoltà.

VITALI, sv: Buttato nella mischia nella ripresa, gioca solo pochi minuti senza strafare.

CIPOLLINI, VOTO 6.5: Nella ripresa si piazza in cabina di regia e, fino al momento in cui l’arbitro indirizza la gara su un altro binario, detta i tempi di gioco e fa girare la testa agli avversari che devono fermarlo. Peccato che Silvestri non abbia puntato su di lui dall’inizio, nonostante contro lo Sporting avesse deluso.

BACHETTI, VOTO 5.5: Anche lui subentra nella ripresa senza, però, riuscire a cambiare il volto della partita. Tocca pochi palloni e non li gestisce nel migliore dei modi. Spento in fase offensiva non dà una grande mano neanche in fase difensiva.

TARTAGLIA, VOTO 6: In campo nel secondo tempo non riesce a cambiare le redini del gioco della Virtus, ma almeno da quel tocco di aggressività e di grinta in più che permettono ai suoi compagni di lottare per il pareggio fino alla fine.

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